Natura e Archeologia

Natura e Archeologia
Meraviglie della natura e preziosi siti archeologici.
A Subiaco tutto stupisce!
Immergiti nel verde incontaminato e mettiti alla ricerca di
tesori antichi.

Fiume Aniene

Il fiume Aniene nasce sul Monte Tarino, nel bel mezzo dei Monti Simbruini, al confine tra il Lazio e l’Abruzzo. La sorgente, che prende il nome di Capo Aniene o Sorgente di Riglioso, è posta a circa 1200 metri sul livello del mare. Numerosi gli sport acquatici, come ad esempio il soft rafting, organizzato da esperti team di Subiaco, che forniscono l’attrezzatura e una professionale guida fluviale, per vivere in massima sicurezza l’avventura lungo le rapide del fiume.

Laghetto di San Benedetto

Dal Monastero di Santa Scolastica è possibile intraprendere una piacevole passeggiata per raggiungere il laghetto di S. Benedetto, un grazioso specchio d’acqua immerso nella placida natura tipica dell’area. Suggestiva la piccola e scrosciante cascata, attraverso cui l’Aniene si getta nel laghetto. Il laghetto può essere raggiunto facilmente a piedi. Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio del monastero di S. Scolastica è possibile, dalla Chiesetta di S. Michele, raggiungere il percorso segnalato ST2. Un sentiero lungo quasi 2 chilometri e un tempo stimato per completare l’itinerario di circa quaranta minuti. Caratteristica la discesa del sentiero che giunge fino al fiume. Da un ponte di legno potrete vedere scorrere l’acqua ai vostri piedi. Proseguendo per altri 100 metri è possibile scorgere il laghetto, nella sua incantevole e pacifica bellezza.

Ticket: € 3.00 euro

dal 2 Maggio 2024 tutti i giorni dalle 9.00 alle ore 19.00
Viabilità: divieto di accesso veicolare in loc. "Le Prata" ogni sabato e domenica.
Servizio Navetta: Linea A + Linea B (lun-dom)

Monte Autore

Il Monte Autore raggiunge un’altitudine di 1855 metri, rappresentando la cima più alta del Parco dei Monti Simbruini.

Come diceva un famoso escursionista dell’800, Enrico Coleman, dalla sua vetta si possono scorgere il Gran Sasso, il Velino - Sirente, la Maiella e anche le più vicine depressioni carsiche di Campo della Pietra e Camposecco.

Per arrivare alla vetta è possibile percorrere i sentieri: Coleman e la variante 3, Sentiero 673c, Sentiero 651, Sentiero 683a, Sentiero 664, CNP (Cammino Naturale dei Parchi).

Falesia e pareti da arrampicata sportiva

La pietra calcarea di Subiaco ha dato origine a diverse falesie, ambita meta di arrampicatori ed escursionisti. Tra le tante presenti nella Valle dell’Aniene, ricordiamo le Scalette, la Segheria, il Regno dei Ragni e Monte Livata. Un territorio prezioso dove trascorrere delle giornate a stretto contatto con la natura. Di seguito, riportiamo le schede tecniche delle principali falesie:

LE SCALETTE
Esposizione: S-SW quota: 450 mt
Periodo consigliato: primavera – autunno
Tipo di roccia: calcare conglomerato e placcoso, docce calcaree e canne
conformazione rocciosa: placche e strapiombi, molto lavorata
Tipo di scalata: fisica
Livello di scalata consigliato: intermedio/avanzato
Come raggiungerla: superato il centro di Subiaco in direzione dei monasteri benedettini, dopo i ruderi della villa di Nerone, si prende la strada che scende a destra, parallelamente al corso del fiume Aniene (località Le Prata). Dopo il bivio, trovandosi nella valle fluviale si continua per quasi un chilometro. Lungo la strada, guardando sulla sinistra, si inerpicano delle scalette in cemento che coincidono con l’inizio di alcuni sentieri CAI, ben segnalati. Parcheggio lungo strada. Salite le scalette si continua il sentiero verso destra per circa 5 minuti. Avvicinamento breve ma impegnativo.
LA SEGHERIA
Esposizione: S-SE quota: 450 mt
Periodo consigliato: primavera – autunno
Tipo di roccia: calcare compatto placcoso, fogliato con definiti piani di sedimentazione
Conformazione rocciosa: placche e piccoli tetti
Tipo di scalata: tecnica
Livello di scalata consigliato: intermedio/avanzato
Come raggiungerla: superato il centro di Subiaco in direzione dei monasteri benedettini, dopo i ruderi della villa di Nerone, si prende la strada che scende a destra, parallelamente al corso del fiume Aniene (località Le Prata). Dopo il bivio, trovandosi nella valle fluviale, si continua per circa un chilometro e dopo aver superato l’accesso de “Le scalette” (vedi sopra), sempre sulla sinistra si inerpica il sentiero che avvicina alla falesia, indicato con pannello in legno. Parcheggio lungo strada.
IL REGNO DEI RAGNI
Esposizione: E quota: 600 mt
Periodo consigliato: sempre (riparato da sole e pioggia)
Tipo di roccia: calcare compatto a canne e goccie
Conformazione rocciosa: strapiombo
Tipo di scalata: fisica
Livello di scalata consigliato: avanzato
Come raggiungerla: superato il centro di Subiaco in direzione dei monasteri benedettini, si continua lungo la strada che porta a Jenne. Dopo diversi tornanti e superate alcune gallerie, appena dopo l’uscita di una di queste, si nota facilmente la roccia strapiomante (a destra) che costituisce un grande muro. Parcheggio lungo via poco dopo.
MONTE LIVATA
Esposizione: SE quota: 1000 mt
Periodo consigliato: primavera – autunno
Tipo di roccia: calcare compatto placcoso a tacche
Conformazione rocciosa: placche
Tipo di scalata: tecnica
Livello di scalata consigliato: intermedio
Come raggiungerla: salendo da Subiaco verso monte Livata, a metà strada all’incirca, si parcheggia la macchina ad uno dei tornanti verso destra; lo si riconosce dal fontanile e perché è preceduto da un rettilineo dal quale si vede benissimo lo scudo di roccia sul versante di fronte della vallata.
Dalle auto, si segue il sentiero con quota pressoché costante, segnato con nastrini bianchi ed omini.

Ruderi della Villa imperiale di Nerone

L’imperatore Nerone fece costruire la sua Villa Imperiale nel 60 d.C. completamente immersa ina una splendida vegetazione. La dimora estiva dell’imperatore romano si estendeva su un territorio di 75 ettari. Si giungeva alla Villa Imperiale attraverso la via Sublacense, fatta progettare dallo stesso Nerone, che qui si rifugiava nei periodi caldi dell’anno tra cascate, giochi d’acqua e grotte.

Oggi della Villa Imperiale di Nerone è possibile ammirare alcuni resti visibili ai lati della via Sublacense, tra la località Sorricella ed il monastero di Santa Scolastica. I resti della Villa si articolano in vari settori: in località San Clemente troviamo quelli del settore detto delle Carceri che conserva una cisterna e numerosi ambienti interpretati come bagni e realizzati con mattoni e reticolato.

Eremo Santa Chelidonia

L’eremo di Santa Chelidonia si trova nei boschi sopra Vignola, una frazione di Subiaco. Venne costruito nel XII Secolo dagli abitanti sublacensi proprio nel luogo dove Santa Chelidonia era vissuta per 59 anni scegliendo di vivere la sua spiritualità in isolamento e a stretto contatto con la natura. Dopo un percorso su un suggestivo sentiero, ci si trova di fronte alle rovine medievali dell’Eremo, una cappella con un antico affresco rupestre